LA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA SUL MERCATO SECONDARIO DEGLI NPL: COSA CAMBIA CON IL D.LGS. 116/2024

La Secondary Market Directive (SMD) è la direttiva europea concepita per rendere più efficiente e integrato a livello UE il mercato secondario dei crediti deteriorati, in particolare delle sofferenze bancarie (NPL – Non Performing Loans). Il suo obiettivo principale è facilitare la circolazione di questi crediti, riducendo i costi e migliorando il recupero dei crediti in sofferenza.

LA NOVITÀ PRINCIPALE: L’ACQUIRENTE DI CREDITI DETERIORATI

La novità introdotta dalla normativa è la liberalizzazione dell’acquisto delle sofferenze.

Con il recepimento della Direttiva in Italia tramite il D.Lgs. 116/2024, viene riconosciuta una nuova figura: l’acquirente di crediti deteriorati, che può essere qualsiasi persona fisica o giuridica – anche non bancaria – purché operi nell’ambito della propria attività commerciale o professionale.

LE MODIFICHE AL TESTO UNICO BANCARIO (TUB)

Il decreto ha modificato il Testo Unico Bancario, aggiungendo un nuovo Capo II al Titolo V, che va dagli articoli 114.4 a 114.14, interamente dedicati a questa nuova categoria di operatori. In parallelo, la Banca d’Italia ha pubblicato, il 13 febbraio 2025, le nuove Disposizioni di Vigilanza, completando così il quadro normativo.

La riforma apre il mercato a soggetti non vigilati, ampliando notevolmente il numero degli investitori potenzialmente interessati all’acquisto di sofferenze. È importante sottolineare che questa normativa si applica solo ai crediti in sofferenza, e non ad altre tipologie come gli UTP o i crediti in bonis. Inoltre, i crediti acquistati prima del 7 marzo 2024 continuano a seguire le vecchie regole.

I GESTORI DI CREDITI IN SOFFERENZA

Chi acquista sofferenze potrà gestire direttamente il recupero solo se in possesso di una specifica autorizzazione rilasciata dalla Banca d’Italia. Nasce quindi la nuova figura dei Gestori di Crediti in Sofferenza (previsti dall’art. 114 TUB), che dovranno rispettare requisiti organizzativi e professionali ben definiti e saranno soggetti a vigilanza continuativa.

I gestori potranno anche delegare l’attività operativa a soggetti terzi, ma la responsabilità ultima e la tracciabilità rimarranno in capo a loro.

PIÙ TRASPARENZA VERSO I DEBITORI

L’art. 114.10 TUB introduce un obbligo informativo verso il debitore, con l’obiettivo di aumentare la trasparenza e assicurare la tracciabilità dell’intera vita del credito. Inoltre, i gestori dovranno aggiornare regolarmente le segnalazioni presso la Centrale dei Rischi, garantendo piena visibilità sul credito fino alla sua estinzione.

IMPATTI SUL MERCATO ATTUALE

La riforma ha implicazioni dirette anche per gli operatori già attivi, come le agenzie di recupero crediti autorizzate secondo l’art. 115 del TULPS. Queste agenzie, se vorranno assumere un ruolo più attivo nella gestione dei crediti acquistati, dovranno ottenere la nuova autorizzazione come Gestori 114.

Molte realtà del settore stanno valutando se restare “115” o presentare domanda per diventare “114”, in base al proprio modello di business. Un recente sondaggio UNIREC mostra che solo l’1% degli associati ha già manifestato interesse a diventare 114: un segnale di cautela e incertezza in un mercato ancora in fase di assestamento.

CONCLUSIONI

Il recepimento della Secondary Market Directive rappresenta un importante passo avanti nella creazione di un mercato europeo degli NPL più dinamico. La possibilità di acquistare sofferenze è ora aperta a una platea più ampia, ma la gestione resta un’attività vigilata. Gli operatori del settore sono ora chiamati a fare scelte strategiche: rimanere nella categoria attuale, evolvere verso i nuovi standard, aggregarsi o cambiare modello operativo. La direzione è tracciata, ma il percorso è appena iniziato.